Vico Magistretti
Vico Magistretti nasce nel 1920, a Milano, qui si laurea in Architettura nel 1945 e immediatamente entra nello studio del padre Piergiulio. Durante la guerra aveva avuto modo di conoscere sia Gio Ponti al Regio Politecnico che Ernesto N. Rogers in Svizzera. Nell’immediato dopoguerra è attivamente coinvolto nei problemi della ricostruzione: teoricamente, attraverso il MSA (Movimento Studi Architettura) di cui è tra i fondatori, e praticamente, progettando per l’INA – Casa e per il QT8. Partecipa inoltre attivamente alle Triennali, curando numerose sezioni e vincendo alla IX edizione, nel 1951, una medaglia d’oro e alla X, nel 1954, il Granpremio. Tra le architetture più significative progettate a Milano in questo periodo ricordiamo la Torre al Parco, nel 1953-56, il palazzo per uffici in corso Europa, nel 1955-57, e 1’edificio di piazzale Aquileia, 1962-64. Seguono alcune ville uni-familiari, tra cui Casa Arosio ad Arenzano nel 1958, villa Schubert a Ello nel 1960, casa Bassetti ad Azzate nel 1960, casa Gardella ad Arenzano nel 1963. Del 1969-71 è il condominio di Piazza San Marco. Tra le architetture più recenti: la Facoltà di Biologia di Milano, 1978-81, la casa Tanimoto a Tokyo, 1985, e il deposito ATM di Milano Famagosta, 1989. Prolifico designer, vince il Compasso d’Oro nel 1967 per la lampada Eclisse di Artemide, nel 1979 per la Atollo di Oluce e per il divano Maralunga di Cassina. Progetta inoltre per ”De Padova”, Fritz Hansen, Campeggi, Fontana Arte, Fredericia, Kartell. Dal 1967 è stato membro dell’Accademia di San Luca e del Royal College of Art di Londra, dove è stato anche visiting professor.
Muore a Milano il 19 settembre 2006.